Grazie alla produzione additiva HP, la realtà virtuale coinvolgerà anche l’olfatto

GRAZIE ALLA PRODUZIONE ADDITIVA HP,
LA REALTÀ VIRTUALE COINVOLGERÀ ANCHE
L’OLFATTO

Dalla realtà olfattiva alla realtà virtuale olfattiva, perché l’olfatto è un senso primordiale ed evocativo imprescindibile se si vuole arrivare a creare un’esperienza realisticamente e totalmente immersiva.
L’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni aggiuntive è al centro di quella che sarà la tecnologia del futuro, la RV, inclusa nel Piano Transizione 4.0.

La start-up OVR Technology è ricorsa alla stampa 3D Multi Jet Fusion di HP per emettere microscariche di liquidi profumati in una piccola area posta sotto il naso dell’utente. In precedenza, aveva realizzato diversi prototipi di scocche con una stampante 3D FDM (Fused Deposition Modelling), ma senza riuscire a ottenere i risultati desiderati per i tipi di geometrie di cui avevano bisogno. Le molecole di odore si depositavano nelle piccole scanalature generate dal processo FDM, impedendone la rimozione completa dalla scocca.

Successivamente, il team aveva provato ad utilizzare un altro processo di stampa 3D, la stereolitografia (SLA), ma il materiale non era abbastanza robusto e la finitura non era abbastanza simile a quella di un pezzo stampato a iniezione, la classica tecnologia utilizzata per i pezzi finali.

OVR Technology aveva bisogno di un processo di stampa 3D capace di supportare prototipazione e produzione di piccoli lotti per portare sul mercato il suo dispositivo. La tecnologia Multi Jet Fusion ha offerto la flessibilità di cambiare rapidamente la forma e di soddisfare i requisiti di robustezza e finitura del pezzo finale.

Gli strumenti a disposizione di analisi di fattibilità e di preventivazione hanno facilitato il processo, a partire dalla sua esperienza con i pezzi precedenti.

Usando il processo HP Multi Jet Fusion ha sfruttato le proprietà meccaniche e i costi vantaggiosi per stampare prototipi in 3D e componenti in piccoli volumi prima di utilizzare altri metodi convenzionali.

È stata in grado, così, di brevettare OX1, un dispositivo, leggero e wireless, che si fissa sulla parte inferiore del visore VR ed emette gli odori in risposta a un’interfaccia di programmazione dell’applicazione Architecture of Scent (API). Con tale applicazione, i progettisti sono stati in grado di assegnare parametri agli odori degli oggetti nell’ambiente di VR. Ad esempio, un oggetto privo di odore se tenuto in mano, produce un odore più forte quando l’utente lo avvicina al viso.

Erik Cooper, responsabile del progetto e co-fondatore di OVR Technology, ha spiegato che OVR può essere utilizzata per aiutare in modo sicuro ed efficace la salute mentale e i disturbi dell’umore dei pazienti, con l’ulteriore vantaggio legato alla fruizione della terapia anche per pazienti colpiti da limitazioni o vincoli fisici, i quali non potrebbero partecipare a riabilitazioni standard.

Cooper ha anche aggiunto che, oltre all’assistenza sanitaria, OVR Technology sta guardando altri potenziali
mercati come l’addestramento, la formazione, l’intrattenimento, le esperienze immersive tra cui i giochi, senza dimenticare i documentari 4D con esperienza olfattiva.

La duttilità della produzione additiva offerta dal service di stampa 3D Prototek permette all’Azienda di stare al passo con le innovazioni proposte dalla ricerca tecnologica ed essere sempre più al servizio di una clientela innovativa e variegata.

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