La stampa 3D alle olimpiadi di Rio 2016

La stampa 3D alle olimpiadi grazie a Nike e la campionessa di velocità Allyson Felix. Era facile intuirlo, la tecnologia 3D sta entrando e rivoluzionando tutti i settori, compreso lo sport.

All’inizio di quest’anno, il produttore di abbigliamento sportivo Under Armour (UA) ha lanciato la sua prima edizione di scarpe con intersuola stampata in 3D, la UA Architech.

Certo, la UA non aveva bisogno di dimostrare la propria avanguardia nel settore, ma questa linea perfettamente in tendenza con i trend del settore calzaturiero più innovativo è solo il presagio di grandi progetti, come l’inaugurazione del nuovo quartier generale dell’azienda: la UA Lighthouse a Baltimora, MD –USA.

>> Vedi anche: Scansione 3D di oper d’arte

35000 mq di superficie, dedicati a tecnologie sempre più specializzate ed innovative, prime fra tutte la stampa e la scansione 3D, che permetteranno di ottenere risultati sempre più personalizzati e calzanti per gli atleti, grazie alla scansione 3D dei corpi ed alla successiva stampa 3D degli abiti e delle scarpe; non solo, questa nuova tecnologia permetterà anche di ridurre la mole di rifiuti prodotti durante la creazione dei prototipi con il metodo classico.

Under Armour (UA) lancia la sua intersuola stampata in 3D, la UA Architech

UA Architech intersuola stampata in 3D stampa 3D alle olimpiadi

Come ha dichiarato il CEO della società Kevin Plank: “Lo UA Lighthouse sarà un esempio di velocità ed efficienza, di prodotti sempre più all’avanguardia e di grande supporto per la soluzione dei problemi reali degli atleti che potranno così gareggiare con strumenti sempre più mirati alla perfezione per il successo.”

Per dar vita a questo grande progetto la UA ha collaborato con diverse organizzazioni, come la Dow Chemical, Siemens, Epson, Huntsman, 3dMD, il dipartimento di ingegneria presso l’Università del Maryland, Lectra, Bemis e altri.

L’obiettivo nel tempo è quello di utilizzare queste tecnologie 3D per la produzione su larga scala, dando la possibilità al cliente finale di stampare la propria tshirt da running, piuttosto che le scarpe da calcio o un polsino da tennis. Stiamo, quindi, assistendo ad una rapida evoluzione della prototipazione rapida 3D, che sta trovando utilizzo in sempre più settori.

>> Vedi anche: Scansione 3D

Qualcuno già lo fa, parliamo di Feetz and Wiivv Wearables, che permettono la realizzazione di scarpe e plantari personalizzati ed ovviamente stampati in 3D.

Questa tecnologia sarà grande protagonista per l’innovazione nel mondo dello sport e proprio quest’anno durante le Olimpiadi di Rio 2016 la campionessa americana di velocità, indosserà le Nike Zoom Superfly Flyknit, scarpe create in esclusiva per l’atleta.

Questo prodotto è frutto di una collaborazione senza precedenti che ha visto riunirsi tutti i designer e gli ingegneri di Nike insieme alla Felix con l’obiettivo di creare la scarpa perfetta in base alle sue specifiche fisiche e biomeccaniche.

Allyson Felix indosserà le nuove Nike realizzate in SLS con la stampa 3D

Nike-Stampa-3D-scarpe-per-Allyson-Felix stampa 3D alle olimpiadi

Dopo oltre una dozzina di incontri, più di 70 disegni per ottenere il definitivo e grazie alla tecnologia di sinterizzazione laser selettiva (SLS), Nike ha creato il gioiello delle scarpe da atletica, definite dalla campionessa: “come un prolungamento del piede.”

Meno due settimane all’accensione della fiamma olimpica e tanta curiosità di vedere indossare il futuro nei piedi di Allyson Felix.

Che vinca il migliore!

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