Sulla passerella del fashion style sfila l’Additive Manufacturing

SULLA PASSERELLA DEL FASHION STYLE SFILA L'ADDITIVE MANUFACTURING

Il fashion style Made in Italy è sempre stato considerato leggendario in tutto il mondo, sia per la meticolosa lavorazione artigianale, sia per i materiali di lusso, sia per la capacità di fare tendenza. Quest’ultimo aspetto è legato soprattutto alla versatilità dei nostri stilisti, che hanno saputo cogliere i tempi adattando moda a comfort ad eleganza e spaziando dall’abbigliamento agli accessori, al calzaturificio, alla gioielleria. In quest’ultimo ambito, l’Italia vanta una tradizione tra le più antiche, che affonda le sue radici nell’epoca degli Etruschi e raggiunge la sua più alta espressione durante il Rinascimento, presso le splendide corti dei signori italiani.

Al passo coi tempi, il know-how di oggi ha sposato la ricerca e il design contemporaneo, rendendo i laboratori anche “centri di sperimentazione” che, pur affondando le proprie radici nella tradizione, si lasciano “contagiare” dalle nuove tecnologie, dai nuovi materiali e da nuove forme di lavorazione, come l’Additive Manufacturing.

Quando si parla di tecnologia si pensa sempre che l’Italia sia un po' il fanalino di coda, ma grazie a Prototek possiamo affermare che non siamo dietro a nessuno anche nella fabbricazione, con metodi innovativi, di gioielli e ori.

Infatti, il service di stampa 3D, ha per primo introdotto nel nostro Paese la produzione di cere ad alta definizione mediante tecnologia 3D MultiJet Printing (MJP), mettendola a disposizione del settore orafo e gioielliero.

Il forte appeal di questo tipo di tecnologia, sta suggestionando anche altri ambiti della moda e Prototek ne sta seguendo con attenzione tutti gli sviluppi, in modo da poter offrire ai propri Clienti una gamma di soluzioni sempre più vasta, articolata e competitiva.

Tra i settori più interessanti (e interessati) vi sono senz’altro, la pelletteria (borse, valigie, etc.) e l’abbigliamento. Nel primo caso, una tecnologia che ha trovato terreno fertile è la SLS, tra le più avanzate e affidabili nel campo della stampa 3D e della produzione additiva. Questa utilizza un laser come fonte di energia, che fonde selettivamente il materiale plastico in polvere. Sfruttando i dati 3D di un modello CAD, il laser polimerizza il materiale plastico esattamente nelle aree predeterminate nel letto di polvere del sistema di produzione additiva.

Al termine del processo di fusione, la piattaforma di costruzione viene abbassata e viene aggiunto un nuovo strato di polvere. Questo processo si ripete strato per strato fino al completamento della parte e rende possibile una perfetta combinazione tra estetica e funzionalità. AFHRA, a esempio, brand italiano di borse artigianali dalla forte componente concettuale, ha scelto la tecnologia SLS per ottenere la libertà di design e introdurre un elevato livello di personalizzazione, senza rinunciare a materiali sostenibili.
Nell’abbigliamento, all’attenzione del nostro service 3D è l’iniziativa Fitchwork, una pratica di progettazione di prodotti incentrata sulla moda che combina la ricerca geometrica con un design innovativo e una stampa 3D avanzata. Si tratta di una collaborazione tra architettura, moda e design di prodotti, messa in piedi da Travis Fitch nel 2016, che spazia dagli abiti degni di una sfilata di moda, a reinterpretazioni di articoli per la casa tradizionali, mobili e installazioni luminose. Tutto stampato in 3D.

Prendendo diretto riferimento dalla sequenza di Fibonacci, considerata la “perfezione della Natura nei numeri”, il progetto primario della Fitchwork è l’Harmonigraph Dress, un’esplorazione del rapporto tra corpo e cellula, dove la realizzazione di una parte è inseparabile dal tutto. Fitchwork ha reso questo vestito una realtà adottando il pensiero progettuale associato alla stampa 3D e utilizzando la tecnologia disponibile.

Uno degli altri progetti legati alla moda di Fitchwork è Oscillation, che esplora la stampa multimateriale nella produzione di alta moda.
Il grande vantaggio dell’AM è proprio quello di “sottomettere” le regole della materialità, di liberare gli atomi dal loro intreccio per lasciarli fluire attorno a forme organiche e curvilinee così profondamente confacenti alla natura impalpabile dell’idea.

Comments are closed.