DiveCircle, al via il visore che riproduce le meraviglie degli abissi

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DALL’IDEA AL MARE: CON LA STAMPA 3D PRENDE VITA IL VISORE IMMERSIVO DI DIVECIRCLE

Avere un’idea in testa e ritrovarsela stampata tra le mani. È esattamente ciò che è accaduto a DiveCircle, la startup italiana nata dalla passione per le immersioni e ideatrice del primo tour operator online interamente dedicato al turismo subacqueo, tramite la piattaforma DiveCircle.

Un’idea visionaria e audace, che parte dal desiderio di esplorare gli abissi più affascinanti del pianeta senza doversi davvero immergere. Questo è il cuore di BlueVisionVR, il progetto che ha trasformato la realtà virtuale in un’esperienza sensoriale completa e accessibile, grazie alla stampa 3D professionale per dispositivi immersivi.

Già nel 2019, DiveCircle aveva sperimentato video immersivi per offrire anteprime realistiche dei propri viaggi subacquei. Ma l’intuizione che ha segnato la svolta è stata: “E se questi video si potessero vedere davvero sott’acqua?”

Nasce così l’idea del visore che, indossato durante un’immersione in acqua – anche nella vasca di casa – fa vivere la sensazione realistica di essere tra pesci, squali e coralli, senza spostamenti né pericoli.

LA SFIDA DELLA REALIZZAZIONE: L’INCONTRO CON LA STAMPA 3D

Per dare forma concreta al visore, il team fondatore – composto da Massimiliano Miglio (CEO di DiveCircle e titolare della proprietà intellettuale di BlueVisionVR), Emanuele Coppola di CEMultiMedia (videomaker e progettista) e Luca Delia di Tuma SRL (esperto di modellazione e stampa 3D) – ha cercato un modo per passare dall’idea al prototipo.

I primi esperimenti, fatti in casa, hanno chiarito due cose: il progetto era tecnicamente fattibile, ma occorreva un partner esperto in stampa 3D professionale per componenti immersivi. Dopo alcuni tentativi insoddisfacenti, la svolta è arrivata con l’incontro di Prototek by Dedem.

Prototek ha subito colto il potenziale del progetto e guidato il team attraverso lo studio di fattibilità, la scelta dei materiali, la prototipazione e infine una piccola produzione in serie. Il materiale scelto per la scocca è il PA12, stampato con tecnologia Multi Jet Fusion, ideale per garantire leggerezza, impermeabilità e resistenza. Alcuni componenti interni invece sono stati prodotti con tecnologia Carbon in EPU 40, un materiale gommoso perfetto per adattarsi a viso e movimenti del corpo.

Grazie alla stampa 3D si sono ottenuti enormi vantaggi: niente costi di stampi iniziali, risparmio di materiale, iterazione rapida sul design, test con diversi materiali e finiture. “Ci siamo potuti permettere di testare senza limiti e migliorare ogni dettaglio”, spiega Miglio.

UN’ESPERIENZA REALE, UN SUCCESSO PUBBLICO

Dopo varie prove non soddisfacenti, DiveCircle incontra Prototek by Dedem e finalmente, con grande soddisfazione di entrambi i team, prendono corpo i primi prototipi in PA12: “Impeccabili”, commenta Miglio. Il progetto prosegue quindi con test ripetuti e modifiche continue fino a un prototipo funzionante, capace di soddisfare i test di resa dell’esperienza: “Lo abbiamo fatto provare innanzitutto ad amici – illustra il Ceo di DiveCircle -: tutti si sono sempre meravigliati di quanto fosse verosimile l’esperienza e questo ci ha spinti a proseguire. Non avremmo diversamente mai portato avanti il progetto”.

Quando DiveCircle è finalmente approdata a Prototek, come sempre, per il team della Divisione 3D Dedem l’entusiasmante sfida è stato condurre per mano dall’idea alla soluzione pratica. Il primo passo, propedeutico a tutto, è consistito nello studio di fattibilità: capire materiale, quantità, sviluppo del progetto. Quando la realizzazione del prototipo è andata a buon fine, si è deciso di passare a una piccola produzione in serie.

La stampa 3D – spiegano da Prototek – ha concesso di contenere tantissimo i costi per la produzione di piccola serie. E c’è stato anche risparmio di materiale perché per realizzare il primo oggetto prova non sono stati fatti stampi. Il percorso per approdare al risultato è stato articolato: in funzione dell’efficacia dell’assemblamento, sono stati effettuati test con due differenti materiali e varie tecnologie. Valutando molti fattori, come tolleranza, costo, impermeabilità, alla fine la scelta è ricaduta sulla tecnologia Multi jet Fusion e sul materiale Nylon PA12 per la scocca in plastica che contiene il visore mentre, per alcuni componenti dell’oggetto, si è optato per la tecnologia Carbon e il materiale gommoso EPU 40.

Per quanto riguarda, invece, le rifiniture, alcuni pezzi sono solo sabbiati, altri con post trattamenti che si fanno internamente. Così è stata concretizzata l’idea contenendo i costi.

PROTOTIPAZIONE AGILE E QUALITÀ SENSORIALE: IL POTERE DELLA STAMPA 3D

“La scelta di puntare su un service – commenta ancora Miglio – è stato l’approccio ottimale perché ci ha consentito di sperimentare varie tecnologie e materiali e scegliere quelli più confacenti al nostro prodotto solo dopo vari test”.

Il visore è dunque pronto per essere presentato a parchi acquatici, villaggi turistici e tutte quelle realtà nelle quali gli ospiti possano essere interessati, senza dovere affrontare un viaggio lungo e costoso e i rischi di un’immersione, a fare incontri ravvicinati con squali, mante, balene e le molte creature marine che popolano la barriera corallina, andando alla scoperta delle meraviglie dei mari di Azzorre, Madagascar, Maldive, Egitto…

L’estate 2022 è stata il grande test con il pubblico e i primi riscontri sono molto incoraggianti.
Tra luglio e agosto il visore è stato presentato al DiverLand di Cagliari, all’OndaBlue di Tortoreto, al VOI Arenella Resort di Siracusa, all’Atlantica di Cesenatico e, sempre a Cesenatico, al parco acquatico del resort Mare & Spiaggia Holiday Park.

In ogni occasione – nonostante non fosse stata fatta pubblicità né data comunicazione ufficiale, ma l’iniziativa fosse stata solo segnalata a bordo piscina da un addetto DiveCircle – il visore è stato testato da centinaia di volontari ospiti delle strutture, disposti anche a file di ore per provarlo e sempre altamente soddisfatti dall’esperienza.

Dall’autunno, ormai del tutto perfezionato in tutte le sue caratteristiche, questo strumento capace di materializzare ambienti ed emozioni sarà pronto per una strategia di marketing strutturata per affrontare con grinta il mercato del divertimento italiano ed estero, anche con un nuovo aumento di capitale.Investitori lungimiranti, capaci di cogliere il potenziale del progetto sono avvisati!

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